Procedure di Import-Export in India

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Le autorità doganali dell’India hanno lanciato il Portale informativo per la Conformità Doganale Indiana (Indian Customs Compliance Information Portal) contenente le procedure doganali e gli adempimenti normativi riguardanti le attività di import-export. Questo articolo evidenzia le principali procedure di import-export in India e i vari schemi promozionali e le iniziative attuate a beneficio degli esportatori.

Le aziende che intendono costituire una trading company, o iniziare un’attività di importazione o esportazione con l’India, devono conoscere le fasi e i soggetti coinvolti nel procedimento, oltre al quadro regolamentare e alla documentazione richiesta.

In India, le importazioni e le esportazioni sono regolamentate dal Foreign Trade (Development and Regulation) Act, 1992, che autorizza il governo federale ad emanare disposizioni riguardanti lo sviluppo e la regolamentazione del commercio estero. Le attuali disposizioni relative alle esportazioni e alle importazioni in India fanno riferimento alla Foreign Trade Policy, 2015-20

Procedure per l’Importazione

La procedure per le attività di import ed export comportano tipicamente l’ottenimento di licenze e conformità anteriormente alla spedizione delle merci; l’organizzazione dei trasporti e dell’immagazzinaggio successivamente allo scarico e lo sdoganamento e pagamento delle tasse prima del rilascio delle merci stesse.

Di seguito delineiamo le fasi che riguardano l’importazione delle merci.

1. Ottenere l’IEC

Antecedentemente all’importazione dall’India, ogni azienda deve ottenere un numero di Codice Import Export (IEC) dalla DGFT regionale. L’IEC è la registrazione degli operatori commerciali con validità a tempo indeterminato ed è necessaria per lo sdoganamento, le spedizioni e l’invio o la ricezione di denaro in valuta estera.

Il procedimento per ottenere la registrazione IEC richiede circa 10-15 giorni.

2. Garantire la conformità legale sulla base delle diverse leggi commerciali

Una volta assegnato l’IEC, le aziende possono importare merci conformi con la Sezione 11 del Customs Act (1962), con il Foreign Trade (Development & Regulation) Act (1992) e con la Foreign Trade Policy, 2015-20.

Alcune merci, comunque, limitate o proibite, in base a disposizioni e notifiche governative – richiedono ulteriori permessi e licenze da parte del DGFT e del governo federale.

3. Licenze di importazione

Per capire se, per importare un particolare prodotto o servizio, è necessaria una licenza, l’importatore deve dapprima classificare la merce identificando il suo Codice Commerciale Indiano sulla base di un Sistema Armonizzato di Codifica o classificazione ITC (HS).

L’ITC (HS) è il metodo indiano di classificazione delle merci per le operazioni commerciali di import-export. Il codice ITC-HS, emesso dal DGFT, è un codice alfanumerico a 8 cifre che rappresenta una certa classe o categoria di beni e consente all’importatore di adeguarsi alIa normativa inerente tali merci.

Una licenza di importazione può essere di tipo generale o specifico. Con la licenza generale le merci possono essere importate da qualsiasi Paese mentre una licenza specifica o individuale autorizza l’importazione solamente da determinati Paesi.

Le licenze di importazione vengono utilizzate per lo sdoganamento delle importazioni, sono rinnovabili e normalmente valide per 24 mesi per i beni strumentali o 18 mesi per componenti di materie prime, materiali di consumo e pezzi di ricambio.

4. Depositare la distinta di entrata e altri documenti per completare le formalità di sdoganamento

Di seguito all’ottenimento delle licenze di importazione, l’importatore è tenuto a fornire la dichiarazione d’importazione nella Bolla di Entrata prevista, oltre al numero di conto permanente (PAN) fornito in base al Business Identification Number (BIN), come da sezione 46 del Customs Act (1962). La Bolla di Entrata fornisce informazioni sull’esatta natura, quantità e valore preciso delle merci che hanno fatto ingresso nel Paese.

Se le merci vengono sdoganate attraverso il Sistema Elettronico di Interscambio Dati (EDI), non viene archiviata alcuna Bolla di Entrata che viene, invece, generata nel sistema informatico. L’importatore deve comunque presentare una dichiarazione di carico con il dettaglio delle operazioni necessarie per il trattamento di sdoganamento in ingresso.

Se la Bolla di Entrata viene presentata senza l’utilizzo del Sistema EDI, l’importatore è tenuto alla presentazione di documenti di supporto che comprendono, fra gli altri, il certificato di origine, il certificato ispettivo, la cambiale e la fattura commerciale con l’elenco degli imballaggi.

Una volta che le merci sono state spedite, i funzionari doganali esaminano e valutano le informazioni fornite nella Bolla di Entrata e ne verificano la corrispondenza con le merci importate. Se non ci sono irregolarità, i funzionari emettono un “ordine di uscita” che consente di sostituire la merce importata dalla dogana.

5. Determinare l’aliquota del dazio all’importazione per lo sdoganamento delle merci

L’India riscuote un dazio doganale di base sulle merci importate, come specificato nella prima tabella del Customs Tariff Act, 1975, oltre a dazi specifici per le merci quali il dazio antidumping, il dazio sulla sicurezza e la sovrattassa per il welfare.

Oltre a questi, il governo riscuote una tassa integrativa su beni e servizi (IGST) in base al nuovo GST system. Le aliquote della IGST dipendono dalla classificazione delle merci importate, come specificato negli Elenchi notificati ai sensi della sezione 5 della legge IGST (2017).

Procedure per l’Esportazione

Come per le importazioni, un’azienda che intende occuparsi di attività di esportazione è tenuta a richiedere un codice EIC dalla DGFT regionale. Dopo avere ottenuto l’IEC, l’esportatore deve assicurarsi che tutti i requisiti di conformità siano soddisfatti in base alle diverse leggi commerciali.

L’esportatore, inoltre, deve controllare se è richiesta una licenza all’esportazione e, di conseguenza, farne richiesta al DGFT.

Un esportatore deve effettuare la registrazione presso la Camera di Commercio Indiana (ICC), che emette i Certificati di Origine Non-Preferenziali attestanti che i beni esportati hanno avuto origine in India.

Documenti Import ed Export

Per svolgere attività di import ed export in India, alle imprese viene richiesta la presentazione di una serie di documenti.

Questi includono documenti commerciali – quelli scambiati fra acquirente e venditore – e documenti regolamentari che riguardano autorità varie quali la dogana, le accise, le autorità che emettono le licenze, oltre agli enti di promozione dell’esportazione che aiutano ad avvalersi dei benefici per l’importazione e l’esportazione.

Per lo svolgimento di attività di import-export, la Foreign Trade Policy, 2015-2020 prevede i seguenti documenti commerciali:

  • Polizza di carico o lettera di trasporto aereo;
  • Fattura commerciale contenente l’elenco degli imballaggi;
  • Bolla di spedizione o fattura di esportazione, o fattura di entrata (per le importazioni).
  • A seconda del caso potrebbero essere richiesti ulteriori documenti come il certificato di origine ed il certificato ispettivo.

Importanti documenti regolamentari sono:

  • Moduli di ritorno GST (GSTR 1 e GSTR 2);
  • Modulo di rimborso GSTR;
  • Dichiarazione di controllo degli scambi;
  • Certificato di riscossione bancaria; e
  • Certificato di registrazione e appartenenza (RCMC).

L’RCMC aiuta gli esportatori e gli importatori ad avvalersi di benefici o concessioni previste dalla Foreign Trade Policy 2015-20, che è stata estesa fino al 30 settembre 2021 per fornire un regime stabile durante la pandemia di COVID-19.

Lancio del Portale Informativo sulla Conformità delle Dogane indiane

IlCentral Board for Indirect Taxes and Customs (CBIC) ha lanciato il Portale Informativo sulla Conformità delle Dogane indiane (CIP) nel 2021, all’indirizzo https://cip.icegate.gov.in/CIP/#/home, per fornire accesso gratuito alle informazioni su tutte le procedure doganali e la conformità normativa per quasi 12.000 voci di tariffazione doganale.

Il CIP è uno strumento semplificativo che consente alle persone interessate di rimanere aggiornate sulle informazioni riguardanti requisiti legali e procedurali delle autorità doganali indiane e delle agenzie governative di regolamentazione (FSSAI, AQIS, PQIS, Controllo Farmaci ecc.) per lo svolgimento di attività di import-export. Il portale fornisce una conoscenza completa di tutti i requisiti di importazione ed esportazione per tutti gli articoli coperti da tariffa doganale, migliorando così la facilità di svolgere il commercio transfrontaliero. Utilizzando il portale CIP, si può semplicemente inserire l’intestazione della tariffa doganale (CTH) o la descrizione delle merci in questione per ottenere informazioni dettagliate sulle procedure, i requisiti di conformità normativa come la licenza, i certificati, ecc, per le importazioni e le esportazioni. Questo include l’importazione e l’esportazione tramite posta e corriere, l’importazione di campioni, la reimportazione e la riesportazione di merci, la possibilità di auto-sigillatura per gli esportatori e le importazioni a progetto.

Un altro aspetto importante del CIP è la mappa completa dell’India che indica tutti i porti marittimi, gli aeroporti e le stazioni doganali terrestri ecc. Contiene anche gli indirizzi delle agenzie di regolamentazione e i loro siti web.

Misure diverse adottate dall’India per la promozione delle esportazioni

  • Estensione della Foreign Trade Policy 2015-20 al 30 Settembre 2021.
  • Regimi quali l’Advance Authorization Scheme e l’Export Promotion Capital Goods (EPCG) (vedi link PDF qui), per consentire l’importazione esente da dazi di materie prime e beni strumentali per produzioni rivolte all’export. Per richiedere l’Advance Authorization Scheme, consultare la relativa pagina DGFT qui.
  • Lo Schema di Equalizzazione degli Interessi fornisce credito all’esportazione in rupie, prima e dopo la spedizione, ed è stato esteso fino al 30 settembre 2021.
  • Lo schema di Remissione di Dazi e Tasse sulle merci esportate (RoDTEP), è stato reso operativo per le esportazioni, con effetto dall’1 gennaio 2021.
  • L’estensione dello schema di Rimborso di tasse e imposte statali e centrali (RoSCTL) per il settore dell’abbigliamento e del confezionamento, fino a marzo 2024.
  • Lo schema di Assistenza al trasporto e alla commercializzazione (TMA) di prodotti agricoli specifici fornisce assistenza per la componente internazionale del trasporto e della commercializzazione dei prodotti agricoli e per promuovere il riconoscimento del marchio per i prodotti agricoli indiani in specifici mercati d’oltremare. Per richiedere lo schema TMA, vedere la relativa pagina del DGFT qui.
  • Per aumentare l’utilizzo dell’Accordo di Libero Scambio (FTA) da parte degli esportatori, è stata lanciata una Piattaforma Digitale Comune per l’Emissione dei Certificati di Origine (CoO) ⟶ https://coo.dgft.gov.in.
  • L’India sta promuovendo alcuni distretti in qualità di hub delle esportazioni con l’identificazione di prodotti e servizi potenziali per l’esportazione in ciascuno di loro (One District One Product / ODOP Initiative), canalizzando questi prodotti/servizi verso l’esportazione e sostenendo esportatori e produttori locali con interventi istituzionali e strategici.
  • Sono stati predisposti piani d’azione specifici per l’esportazione per 478 distretti. Per verificare la mappa GIS digitale One District One Product Map sul sito del Ministero delle Industrie di Trasformazione Alimentare, clicca qui. Il Dipartimento del Commercio si sta concentrando sulle colture agricole attraverso un approccio distrettuale di supporto alle esportazioni, basato sulla Politica delle Esportazioni Agricole. Questo completa l’approccio distrettuale del Ministero dell’Agricoltura per lo sviluppo di specifici prodotti agricoli nei distretti comparativamente avvantaggiati.
  • Lo schema di Market Access Initiative (MAI) è uno Schema di Promozione dell’Export che fornisce assistenza finanziaria alle agenzie eleggibili quali Organizzazioni di Promozione dell’Export / Organizzazioni di Promozione Commerciale / Istituzioni a Livello Nazionale / Istituti di Ricerca / Università / Laboratori / Esportatori, ecc. Lo schema è formulato su una base di approccio “focus product-focus country” per sviluppare un mercato specifico e un prodotto specifico attraverso studi/indagini di mercato.
  • Sotto l’egida del Comitato Nazionale per la Facilitazione del Commercio (NCTF) è stato costituito un gruppo di lavoro per l’aggiornamento delle infrastrutture ed è stato formulato un Piano d’Azione Nazionale per la Facilitazione del Commercio (NTFAP). Questo prevede misure di potenziamento della connettività stradale e ferroviaria verso i porti e gli ingressi smart nei porti marittimi. Il governo intende ridurre la burocrazia legata all’esportazione-importazione entro il 2022 e semplificare il commercio transfrontaliero per le imprese.
  • Secondo quanto riportato su Livemint, “uno dei target più importanti è quello di ridurre i tempi di rilascio del carico a 12 ore per i carichi aerei in uscita, e a 24 ore per i carichi marittimi in uscita. L’obiettivo è quello delle 48 ore per le merci marittime in entrata e delle 24 ore per le merci aeree in entrata”.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato nell’Agosto 2019. E’ stato aggiornato il 6 Agosto 2021.

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