Dopo il COVID-19: Opportunità di Export per le aziende Manifatturiere straniere nelle ZES dell’India

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7 Aprile 2020 Pubblicato da India Briefing Tempo di lettura : 3 minuti

L’economia indiana ed il recupero della capacità produttiva nel 2020/2021

Di Chris Devonshire-Ellis 

Nel corso di questo mese la Asian Development Bank (ADB) ha pubblicato un report sullo stato previsto delle economie asiatiche durante e dopo l’epidemia da COVID-19. I cinque principali stakeholder della Banca sono gli USA (15,6%), il Giappone (15,6%), la Cina (6,4%), l’India (6,3%) e l’Australia (5,8%).

In questo articolo abbiamo estrapolato dal rapporto i dati riguardanti l’India e fornito un approfondimento sull’impatto economico della pandemia nel paese, spiegando le opportunità manifatturiere per le aziende straniere nelle Zone Economiche Speciali (ZES) dell’India.

Secondo l’ADB, “In India, dopo un deludente 2019, la crescita nel 2020 rimarrà comprensibilmente limitata. Lo scorso anno l’India ha subito un forte rallentamento, dal 6,1% nel 2018 al 5%, in termini di una stretta creditizia che ha avuto origine nel settore finanziario non bancario e che ha fortemente ostacolato il credito bancario. Il COVID-19 non si è ancora diffuso in India, ma le misure per contenere il virus e un ambiente globale più debole provocheranno un vento contrario, compensando il sostegno dei tagli alle imposte sul reddito delle imprese e delle persone fisiche e delle riforme del settore finanziario che mirano a rilanciare i flussi di credito. La crescita del PIL in India dovrebbe rallentare ulteriormente quest’anno al 4,0% prima di rafforzarsi al 6,2% nel 2021.”

Nonostante i dati attuali non siano incoraggianti, la pandemia da COVID-19 potrebbe essere una buona opportunita’ per la competitività indiana e per i flussi di capitale in entrata a condizione che il governo sia in grado di eguagliare la ripresa a metà del 2020, fornendo incentivi agli investitori stranieri. L’ADB è molto meno ottimista sulle possibilità di un rimbalzo immediato da COVID-19 in occidente, con una crescita stagnante o in contrazione nelle principali economie industriali degli USA e dell’Europa. L’agenzia di rating Fitch condivide lo stesso punto di vista. Queste economie stanno subendo un netto colpo e dopo il COVID-19 affronteranno fallimenti, poco capitale d’investimento disponibile e un alto tasso di disoccupazione.

Le aziende dovranno perciò cercare alternative più economiche per produrre merci ad alto consumo per stimolare la domanda dei consumatori nei paesi colpiti. Il fabbisogno produttivo potrebbe essere parzialmente soddisfatto dall’India in quanto sono disponibili incentivi per consentire un rapido monitoraggio delle imprese manifatturiere nelle ZES e nelle zone di libero scambio.

Le ZES dell’India offrono tipicamente un’infrastruttura competitiva, esportazioni duty free, incentivi fiscali ed altri incentivi pensati per semplificare la conduzione delle aziende. Le ZES in India sono una destinazione per gli investimenti popolare per molte multinazionali, specialmente di esportazione. 

Incentivi per la costituzione in una ZES

  • Importazione duty free e approvvigionamento interno di beni per lo sviluppo, il funzionamento e la manutenzione della vostra azienda;
  • Esenzione da Tassa su Beni e Servizi (GST) e tasse imposte dal governo statale (le forniture alle ZES sono classificate a zero ai sensi della legge IGST del 2017, il che significa che non sono tassate);
  • Autorizzazioni tramite sportello unico per tutte le approvazioni del governo statale e federale;

L’India offre inoltre zone di libero scambio e di immagazzinaggio (FTWZ), una categoria speciale di ZES rivolta alle attività commerciali e di stoccaggio che, riguardo a tariffe e commercio, vengono considerate come territorio straniero in India. La zona può essere utilizzata per l’importazione in franchigia doganale di tutte le merci, salvo gli articoli proibiti, per l’immagazzinaggio e quindi sostanzialmente per la ri-vendita/ri-fatturazione o la ri-esportazione.

I benefici delle politiche riguardanti le ZES sono una delle ragioni per le quali c’è un aumento nel numero di aziende straniere che operano in India.

Considerata la situazione creata dal COVID-19, in questo momento i produttori globali dovrebbero rivalutare i loro investimenti produttivi.

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