L’India implementa il TFA per facilitare il commercio internazionale

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A cura dell’Italian Desk di Dezan Shira & Associates 

IB-Impact of GST on Imports and Exports in India

 

L’India è uno delle 112 economie che hanno ratificato l’Accordo sulla Facilitazione del Commercio (Trade Facilitation Agreement, TFA) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio entrato in vigore il 22 febbraio di quest’anno. Il TFA ha lo scopo di facilitare e velocizzare gli scambi commerciali globali, introducendo pratiche per gli Stati membri con il fine di garantire un movimento più lineare delle merci alle frontiere internazionali.

I Paesi che hanno ratificato l’accordo dovranno adeguare le loro infrastrutture doganali entro due o tre anni. Tuttavia, i Paesi meno sviluppati dovranno attuare i provvedimenti più basilari entro un anno.
Il TFA è dunque un importante meccanismo istituzionale a livello internazionale: esso, infatti, permetterà di consolidare legami commerciali fra economie, intensificando la rete commerciale globale. Di seguito, verranno discusse le implicazioni del TFA in India, dal miglioramento del commercio internazionale alla riduzione di costi per le aziende.

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Che cos’è il TFA?
Come anticipato, il TFA consiste in una serie di riforme che consentiranno di migliorare la trasparenza, la mobilità e la prevedibilità nella conduzione del commercio internazionale. Pertanto, i Paesi firmatari dell’accordo si impegnano a creare un ambiente imprenditoriale non discriminatorio e “business-friendly”.
A tal fine, economie come l’India dovrebbero introdurre procedure più rapide, condizioni migliori per la libertà di transito delle merci, diritti di appello per i commercianti, nonché la riduzione delle imposte e delle formalità connesse all’importazione e all’esportazione di beni.

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Perché è importante per le imprese in India?
Esperti del settore ritengono che il TFA possa portare ad una riduzione dei prezzi, abbassando il costo complessivo delle transazioni commerciali. Inoltre, poiché le nuove normative entreranno in vigore attraverso il coordinamento tra i soggetti del settore privato e del governo, l’introduzione di nuove procedure e meccanismi commerciali dovrebbe essere più agevole e lineare.

La Federation of Indian Exports Organizations stima che, sulla base delle attuali vendite commerciali, le riforme previste dal TFA potrebbero generare ulteriori scambi di circa USD 15-20 miliardi. La previsione della WTO è altrettanto ottimista, stimando infatti una riduzione media dei costi commerciali tra gli Stati membri del 14,3 per cento. La piena attuazione della TFA ridurrà probabilmente il tempo richiesto per l’importazione di merci di oltre 36 ore e l’esportazione di merci di circa 48 ore. Si tratta infatti di una riduzione del tempo impiegata dal 47 per cento (importazioni) e dal 91 per cento (esportazioni) rispetto alla media attuale.

L’India come sta attuando le direttive TFA?
Il Comitato Nazionale per la Facilitazione del Commercio (National Committee on Trade Facilitation, NCTF), istituito a norma dell’articolo 23.2 dell’accordo WTO, ha il compito di coordinare le riforme a livello federale. Le operazioni intraprese dal NCTF saranno dirette dal Federal Government Revenue Secretary and Commerce Secretary.
Al fine di evitare ritardi nell’esecuzione, il NCTF ha già adottato un piano d’azione nazionale per la facilitazione del commercio articolato, denominato National Trade Facilitation Action Plan (NTFAP). Le azioni di questo piano sono classificate in breve, medio e lungo termine per consentire riforme efficienti e sistemiche.

Le principali iniziative del NTFAP includono:

  • Una riduzione dei tempi e dei costi di rilascio del carico;
  • Un sistema regolatore digitalizzato;
  • Stabilire obiettivi precisi per agenzie regolatorie come l’Autorità indiana per la sicurezza e gli standard alimentari, le agenzie che si occupano della quarantena fitosanitaria, il Controllore Generale dei Farmaci e la Direzione generale per il Commercio estero;
  • Un regime giuridico trasparente e prevedibile;
  • Porti marittimi, aeroporti e frontiere all’avanguardia;
  • Miglioramento delle infrastrutture, in particolare di quelle stradali e ferroviarie.


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